How To Get Away With Murder - Recensione 6x14, "Annalise Keating Is Dead"
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How To Get Away With Murder – Recensione 6×14, “Annalise Keating Is Dead”

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di How To Get Away With Murder! Oggi, finalmente, andremo a parlare di un episodio semplicemente strepitoso, siete pronti?
Annalise Keating Is Dead, infatti, mi ha tolto fiato dal primo all’ultimo secondo, catturandomi con la voce fuori campo di Annalise che ci spiegava tutti i suoi pensieri. E poi, diciamocelo: quando il nostro avvocato è alla sbarra, la magia è assicurata.
Comunque bando alle ciance ed iniziamo subito la recensione di questa 6×14 di How To Get Away With Murder!

Tutto l’episodio di oggi è stato incentrato sul processo ad Annalise ed i colpi di scena non sono affatto mancati. Nonostante i plot twist non siano stati giganteschi come nelle scorse settimane, l’episodio è stato perfetto dall’inizio alla fine. Non c’è stata nessuna forzatura e la struttura è stata impeccabile. E insomma, era anche ora.

Passiamo ora a parlare dei plot twist che ci sono stati in questo Annalise Keating Is Dead.
Sicuramente uno dei più importanti è il ritorno di Laurel Castillo che si conferma assolutamente la mia Keating 5 preferita.
Il ritorno della ragazza infatti avrebbe dovuto sancire la condanna di Annalise, ma un clamoroso voltafaccia ha riaperto un caso che sembrava ormai chiuso.
Grazie alle parole di Annalise infatti, Laurel ha smesso di mentire e ci ha potuto regalare le faccie sconvolte di Michaela e Connor, che per inciso spero marciscano in galera per il resto della loro vita.

A proposito di Connor e Michaela, vogliamo parlare degli accordi che entrambi hanno preso con l’FBI?
Sono più che sicura che lo strappo che si è creato tra i due sarà la chiave per salvare Annalise da una condanna a vita.
All’inizio della stagione, Connor e Michaela sembravano essere super leali l’uno verso l’altra, si sono protetti con tutte le loro forze, ma adesso le cose si sono incrinate e non penso che la situazione possa essere facilmente risollevata.
Mentre Michaela e Laurel hanno ottenuto un accordo che non prevede neanche un giorno di detenzione, Connor dovrà scontare ben 5 anni.

Sia Connor che Michaela meritano la prigione, ma forse la ragazza un po’ di più. Almeno il nostro Walsh ha potuto ammettere che la prigione è più che meritata, mentre Michaela è assolutamente convinta di essere un angioletto e questo non riesco proprio a tollerarlo.

Un altro plot twist di cui dobbiamo assolutamente parlare è la morte di Hannah, la sorella di Sam. Quando il suo avvocato le stava portando il contratto di riservatezza da firmare, questa è morta.
Il voltafaccia di Laurel e la protezione di Hannah avrebbero messo Annalise in una botte di ferro, ma purtroppo tutto è stato vanificato.
Voglio sperare che l’assassino non sia Frank che una volta venuto a conoscenza della verità è impazzito e ha ucciso l’unica persona che più di tutti in questo momento ci serviva.

Concludiamo questa recensione parlando di quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio miracolo. Nate infatti, finalmente, è servito a qualcosa, è andato da papà Castillo e lo ha praticamente costretto a testimoniare in aula contro la governatrice.
Sicuramente a Nate di Annalise non interessa nulla, ma una cosa è certa: screditare la governatrice ha tutto di positivo.

Bene ragazzi, per questo episodio di How To Get Away With Murder è davvero tutto, la recensione della 6×14 termina qui, ma voi non disperate perché la prossima settimana torniamo per il gran finale! Siete pronti?

Io no.

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Sara

Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!