Le Ragazze di Wall Street - Recensione
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Le Ragazze di Wall Street – Recensione

Mercoledì scorso (6 novembre), in alcuni cinema italiani si è tenuta l’anteprima de Le Ragazze di Wall Street (Hustlers è il titolo originale) e noi Redheads, ovviamente, eravamo presenti! Teoricamente, ogni partecipante alla proiezione avrebbe dovuto ricevere in regalo un drink di benvenuto ed una borsetta con dei cosmetici, ma noi non abbiamo ricevuto quest’ultima perché le avevano finite.

Tralasciando questo piccolo particolare che ci ha lasciato con l’amaro in bocca già all’inizio del film – superato dopo esserci buttati allegramente nell’alcol -, ora parliamone insieme! La recensione verrà divisa in due parti: una in cui non saranno presenti degli spoiler ed un’altra in cui, invece, ce ne saranno.

La trama

Iniziamo col dire due parole sulla trama. La pellicola di Lorene Scafaria è basata sull’articolo del New York Magazine del 2015 intitolato The Hustlers at Scores di Jessica Pressler e segue le vicende di un gruppo di spogliarelliste che si uniscono per truffare coloro che hanno causato, in un modo o nell’altro, la crisi economica del 2008. L’intento del film non è solo quello di mostrare come tutti, durante quegli anni, si siano ritrovati improvvisamente a dover lottare per superare il collasso finanziario, ma anche il modo in cui la gente comune è dovuta andare avanti. Le protagoniste sono Destiny (Constance Wu) e Ramona (Jennifer Lopez), che sono il motore del film. Loro due sono quelle che diventeranno poi le artefici della truffa ai danni degli uomini di Wall Street che hanno causato il crollo economico, pensando di derubare le loro carte di credito dopo averli drogati ed offerto loro un po’ di divertimento nel mitico club dove lavorano. Alla loro squadra si uniranno poi delle ragazze che con loro formeranno una specie di famiglia, interpretate da Lili Reinhart (Riverdale), Keke Palmer (Scream) ed altre.

La vicenda, che si è svolta nel passato (2007), viene intervallata da scene in cui una giornalista (Julia Stiles, 10 cose che odio di te) intervista Ramona e Destiny nel 2014, cercando di capire il motivo che le ha spinte a commettere questi atti criminosi.   

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Il messaggio

Il film vuole mostrare la prospettiva delle donne e di per sé, ci riesce bene. Tutto ciò che vogliono le nostre protagoniste non è tanto fare i soldi facili per il gusto di diventare ricche – quello è solo una sorta di “danno collaterale” che accettano ben volentieri -, ma di farli rapidamente e non c’è modo se non questo, perché gli uomini di Wall Street non vedono l’ora di andare in uno dei locali di spogliarelliste per passare un po’ di tempo in allegria, lontano dalle proprie vite.

Ognuna di loro sta combattendo silenziosamente una battaglia che conoscono solo quelle che fanno parte della loro cerchia: c’è chi ha una famiglia e deve provvedere ad essa, chi ha figli e non riesci a pagare l’affitto, chi non vuole tornare a casa come un “fallimento” e così via. Il film cerca di mostrare che molte di loro, sebbene si divertano, lo fanno perché costrette dalle circostanze. Il punto è che, alla fine, loro diventano carnefici e non vittime che tentano di avere una semplice rivincita sugli altri. A volte, mi è sembrato, che passasse un messaggio meno etico di quello che sarebbe dovuto essere, perché sembra solo che le ragazze vogliano rivalersi su queste persone per arricchirsi, come se avessero dimenticato il motivo per cui hanno iniziato a truffarli in prima istanza. Questo punto lo approfondirò meglio nella seconda parte della recensione, perché esporrò degli esempi che saranno degli spoiler per chi non avesse visto la pellicola.

Insomma, il messaggio che sarebbe dovuto passare è la forza che hanno le donne, quanto coraggio hanno per trovare la propria indipendenza e quanto costa loro farlo, ma qualcosa è andato storto nel processo. Ci sono dei momenti, come molte scene in cui la protagonista è Ramona, in cui si sente il potere che scorre nelle vene di noi donne e ci fanno sentire fiere di esserlo, ma altre in cui non è così, perché a volte sembrano dimenticarsi persino le protagoniste che, fondamentalmente, ciò che stanno facendo è sbagliato a livello etico. Vorrebbero che ci fossero delle conseguenze per queste persone – gli uomini d’affari di Wall Street -, ma poi sono le prime a voler sfuggire alla galera dopo averli drogati.

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Considerazioni, musica, cast

In generale, il film risulta scorrevole e non annoia, ma in generale non l’ho apprezzato molto. A parte alcune considerazioni che ho già fatto e che approfondirò in seguito, non mi è piaciuto il fatto che non abbiano dato abbastanza spazio alle storie dei personaggi, alla loro morale ed abbiano preferito puntare sull’intrattenimento (i balli nei locali, le scene con i clienti…).

Non mancano però scene divertenti che hanno fatto scoppiare a ridere tutta la sala, rendendo il film più dinamico. Anche la musica ha fatto la sua parte, perché sono state offerte canzoni recenti di cantanti famose quali Lorde, Lizzo – che appare anche nel film -, Rihanna, Meghan Trainor.

Il cast stellare ha funzionato molto bene. Ho apprezzato particolarmente Jennifer Lopez, che è stata meravigliosa e Constance Wu. Lili Reinhart ha mostrato sicuramente al sua bravura, ma non ha avuto una parte molto importante come invece avrei preferito.

Il tratto migliore de Le Ragazze di Wall Street è stato, a mio parere, quello che si è delineato dall’inizio alla fine, ossia l’amicizia che si forma tra le partecipanti del gruppo, in particolar modo fra Ramona e Destiny (la vera protagonista del film). Loro diventano una vera e propria famiglia e vederle litigare, sostenersi a vicenda, aiutarsi, darsi consigli, è stato emozionante.

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Ora comincerà la parte con gli spoiler!

Il sistema di valori

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Se vi ricordate, nel film c’è una scena emblematica che sarebbe dovuta essere davvero approfondita, secondo me, ovvero quella in cui Destiny dice alla giornalista di sentirsi in colpa per aver truffato quelle persone, mentre la giornalista asserisce che se lo meritavano. Ora, qui si vede l’altra faccia della medaglia, ossia il danno morale alla coscienza della prima, che è arrivato alla fine della vicenda, mentre la giornalista vede “da esterna” la questione e l’analizza in modo diverso. Dov’è la verità? La risposta più ovvia sarebbe questa: le ragazze hanno sbagliato così come gli uomini di Wall Street. Suppongo, però, che ognuno possa schierarsi dalla parte di Destiny o da quella della giornalista, a seconda di ciò che ritiene più giusto. In ogni caso, alla fine, hanno pagato anche loro, seppur poco, dato che non sono finite tutte in prigione e comunque, non per lungo tempo.

Tornando a quello che non ho potuto approfondire prima: ad un certo punto, non è più una questione di rivalsa, ma di guadagno, perché cominciano a derubare gli uomini d’affari per avere sempre più soldi e questo significa andare troppo oltre. Destiny afferma che Ramona non abbia mai perso il controllo, eppure invece di rubare i soliti 5000 dollari dalle carte di credito, comincia a prendersi tutto quanto, lasciando uno degli uomini che ha contribuito alla loro cattura senza alcuna possibilità di pagare l’affitto (e ha anche un figlio a carico). Destiny si dimostra quindi dispiaciuta per la situazione, mentre Ramona no e da qui si comincia a vedere la spaccatura fra le due, nonché un importante dilemma etico: che abbiano superato la linea?

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Il film si conclude poi con una frase che fa particolarmente riflettere, in cui si dice che tutta la città è uno strip club: c’è gente che lancia i soldi e gente che balla. Forse sarebbe stato meglio approfondirla fin dall’inizio, costruendo le fondamenta del film a partire dalla parte morale, economica ed erotica, che si volevano mostrare.

Fateci sapere qui sotto o sulla nostra pagina Facebook cosa ne pensate de Le Ragazze di Wall Street! Le altre recensioni delle anteprime a cui abbiamo partecipato potete invece trovarle qui.

Erica

Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.