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Lucifer – Recensione 6×06

Bentrovati alla recensione dell’episodio 6×06 di Lucifer: “Una vita da recuperare.”

Questa volta siamo già un po’ più all’interno della stagione e vediamo come magistralmente gli sceneggiatori di Lucifer hanno fatto in modo da non creare trame riempitive. Ogni cosa non viene mai lasciata al caso, ogni personaggio segue un intreccio plausibile per quello che è il proprio carattere, le proprie inclinazioni, ma soprattutto il contesto storico in cui ci troviamo. 

Netflix ha sempre avuto questa tendenza a voler attualizzare le serie TV che produce. Non è un difetto in Lucifer, visto che è stato inserito in un modo così sottile da essere naturale. Ed è importante parlare di ciò che ancora oggi la società fatica a fare.

Lucifer – Recensione 6×06

Coloro che avranno uno spazio maggiore all’interno di questo episodio sono senz’altro Amenadiel, Rory e Lucifer; ma partiamo con ordine. 

Lucifer e Rory

È sempre più evidente che Lucifer si sta opponendo con tutto se stesso all’idea di reiterare gli schemi paterni. Perciò, consapevole che Rory non ha avuto la sua infanzia e la sua adolescenza con lui, ha cercato in modo esagerato (ed esasperante) di recuperare.

Le ha organizzato un’enorme festa di Natale che dovrebbe compensare tutti quelli passati in cui lui non c’è stato. Ma la cosa non ha fatto altro che far arrabbiare Rory.

Personalmente, ho molto apprezzato la scena in cui Lucifer voleva insegnarle a guidare la Corvette. Secondo me c’è un piccolo significato sottinteso in quella scena: nonostante lei non sopporti il padre, non vuole averci a che fare, non rivela fino all’ultimo che la Corvette è sua e che ha già imparato a guidare, che gliel’ha insegnato sua madre, e che quindi tecnicamente non avrebbe bisogno dei giri con Lucifer. Forse una piccola parte di lei voleva davvero passare del tempo con suo padre.

La scena che però è stata davvero uno spasso è stata quella al semaforo. Lucifer geloso di sua figlia che flirta con una donna palesemente più in là negli anni mi è sembrata una scena davvero familiare. Ho cominciato a sentire un po’ il calore di un padre nei confronti di una figlia, anche se fondamentalmente la conosce personalmente, da quanto? Un paio di giorni?

Sono quelle piccole cose, quei piccoli espedienti di scrittura che ci fanno davvero entrare nelle scarpe di un padre, di una figlia, del loro rapporto complicato e del modo anche divertente in cui si stanno aprendo certe dinamiche. 

Proprio riguardo questa sindrome di abbandono di Rory, è Maze a parlarle a cuore aperto e le fa capire che sa come si sente, sa com’è essere abbandonata da un genitore. Ma Lucifer ce la sta mettendo davvero tutta.
Ciononostante, per Rory non è semplice perché la parte della sua vita a cui lui vuole rimediare ormai è già passata, è già trascorsa, e non c’è nulla che lui possa fare .

Ad ogni modo, ciò che ci coinvolge di più è il fatto che alla fine hanno cantato e suonato insieme. Una cosa estremamente intima, se ci pensate, soprattutto considerando il legame che questi due personaggi hanno con la musica.

Gli sguardi che si scambiano ci lasciano intendere che Lucifer, in qualche modo, è riuscito a fare breccia nella corazza di Rory.

Amenadiel

Amenadiel è un personaggio che ha avuto molto spazio all’interno di questo episodio. In realtà, coloro che hanno avuto maggiormente spazio in questo episodio sono proprio i neri e le ingiustizie del corpo di polizia nei loro confronti.

Questo episodio aveva scritto #blacklivesmatter a caratteri cubitali su ogni fotogramma. La vicenda è perfettamente contestualizzata all’interno della storyline principale. Quest’ultima stagione che strizza molto l’occhio ai fan storici, quindi facendo continui avanti-indietro negli episodi. Andando a prendere personaggi della prima stagione, per esempio, o utilizzando Linda e il suo libro per ricordare eventi come il matrimonio con Candy Morningstar. Tirare fuori l’episodio di Caleb e Amenadiel per ricollegarsi al #blacklivesmatter è giusto, è coerente, ed è decisamente buona scrittura.

Questo perché vediamo effettivamente come una persona nera all’interno del corpo di Polizia può cambiare le cose attraverso la figura del sergente che affianca Amenadiel. Ovviamente c’è anche una nota dolceamara in quest’episodio. Sto parlando del momento in cui Amenadiel fa riferimento a Chloe e il Sergente gli dice che appartengono a due mondi diversi: lei è figlia di poliziotto, ha un retaggio, ma soprattutto, è bianca.

Non appartengono agli stessi mondi, alle stesse opportunità e agli stessi privilegi. Nonostante al sergente fosse stato riconosciuto un valore, dandole la possibilità di diventare detective, sapeva che andandosene dal quartiere sarebbe stato difficile fare la differenza. Un certo punto dell’episodio mi ha particolarmente colpita: quando Amenadiel voleva usare i suoi poteri per proteggere la ragazza vittima di sparatoria. Il sergente non gli aveva permesso di buttarsi nel fuoco incrociato. Noi sappiamo che è un angelo, gli basterebbe uno schiocco di dita per salvare la situazione. E invece ci tocca assistere, impotenti, come si sente Amenadiel, che ha tanto potere e non può usarlo

Spero solo che la lotta quotidiana di cui ci hanno parlato non sia soltanto qualcosa di tremendamente piccolo o infinitesimale nella realtà, ma qualcosa di potente, che brucia, che fa arrabbiare, che spinge ad agire, cambiare le cose, e perché no, coinvolgere persone nella propria causa. Spero davvero che non sia tutto un politically correct.

Ella

Continuiamo questa recensione della 6×06 di Lucifer parlando della nostra scienziata preferita. Ella sta stranamente prendendo una strana piega come personaggio. In realtà, ogni singolo personaggio all’interno di Lucifer ha un cambiamento spirituale e materiale sempre molto completo.

Ella partiva dall’essere una fervente credente. In una sceneggiatura scadente, lo sarebbe rimasta se non, per fini di trama, capovolgere completamente le sue credenze per un evento insignificante. Ma lei è sempre stata umana, da questo punto di vista: aveva fede, ha perso fede, ha riacquistato fede con l’aiuto di Dio perché le è apparso praticamente vicino per darle supporto e sostegno. Ed è plausibile che lei riesca a capire, ad accorgersi che che qualcosa non va nel mondo, che non c’è nessuno a risponderle dall’altra parte. 

Decisamente, è un personaggio molto particolare, può dare tanto anche in quest’ultima stagione. Che le sue lavagne nascoste e le sue convinzioni possano deviarla e farla diventare parte del problema? Ve la immaginate una Ella villain o, fondamentalmente, una Ella fuorviata come lo è stata Chloe nella quarta stagione? O forse si rivelerà una mano preziosa per ciò che accadrà dopo?

Credo che a prescindere potrà darci tante grandi soddisfazioni e spero per lei che ci sia una scena rivelazione, della serie Bunny che si trasforma in Sailor Moon davanti a Marzio, adoro quelle scene!

Che dire, mancano ancora diverse puntate, e sicuramente neanche i colpi di scena e i momenti memorabili! Non hanno fatto altro che darci indizi in questo ultimo anno su quanto quest’ultima stagione chiuda il cerchio, renderà giustizia alla serie, ecc. E io spero tanto che non ci deluderanno.

E così giunge al termine la recensione della 6×06 di Lucifer, vi aspettiamo per il prossimo episodio! Vi invito anche a passare nella nostra pagina Facebook e leggere le nostre precedenti recensioni di Lucifer.

-Fabiola

Mi chiamo Fabiola, sono un'appassionata di cinema e serie tv proprio come voi, con un'insana ossessione per le gif, proprio come ogni fan di Supernatural. Ho studiato inglese e russo, marketing e mi piacerebbe andare sulla Luna, non è che avete un biglietto in più?