Noi: tutto sulla conferenza stampa della serie!
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Noi: tutto sulla conferenza stampa della serie!

Mercoledì 2 marzo alle ore 12 si è tenuta la conferenza stampa dedicata alla nuova serie TV intitolata Noi, l’adattamento italiano di This Is Us, visibile in diretta streaming sul sito dell’Ufficio Stampa Rai. Anche noi abbiamo preso parte alla conferenza e siamo qui per raccontarvi tutto quello di cui si è parlato.

Noi: la conferenza stampa

Fra i partecipanti alla conferenza stampa di Noi erano presenti Maria Pia Ammirati, Direttore di Rai Fiction, Ivan Carlei, Vicedirettore di Rai Fiction, Riccardo Tozzi, fondatore e CEO di Cattleya, Luca Ribuoli, il regista, Sandro Petraglia, lo sceneggiatore e gli attori protagonisti della serie, ossia Lino Guanciale, Aurora Ruffino, Dario Aita, Claudia Marsicano e Livio Kone. Il moderatore era invece Valerio Iafrate dell’Ufficio Stampa della Rai.

Noi: tutto sulla conferenza stampa della serie!

Ivan Carlei ha affermato che l’adattamento è stato difficile. Egli ha infatti detto questo al riguardo:

Quando abbiamo deciso di fare l’adattamento, è successa una cosa stranissima: tutti erano innamorati di questa serie. Quindi, l’abbiamo fatto con grande entusiasmo. Non era una cosa semplicissima, ma penso che la scommessa sia abbastanza riuscita. Siamo riusciti anche a raccontare un pezzo di storia del nostro Paese, perché è importante anche guardarsi indietro e scoprire chi si è adesso, come i personaggi si trasformano.

Riccardo Tozzi ha parlato in questo modo della serie:

Il tema del family drama si fa poco in Italia, è difficile farlo in modo che morda sulla realtà e la rappresenti. Siamo partiti da questo, pensando di lavorare sul format di This is us, cosa ovviamente molto rischiosa perché è una grandissima serie sotto tutti i punti di vista. Abbiamo trovato nella Rai una compagna di avventura. Penso che l’italianizzazione sia stata fatta in modo molto profondo. Mi commuovo più vedendo Noi perché è più vicino nei fatti e nei personaggi. È una serie italiana per merito della scrittura, della regia e degli attori.

Sandro Petraglia ha raccontato, invece, com’è stato scrivere la sceneggiatura:

Se si parte da zero, bisogna inventare tutto, c’è un’invenzione del racconto, di quello che accade, quindi qui si parte enormemente avvantaggiati, quando c’è un quadro già delineato. In più, This is us aveva avuto il coraggio di raccontare la storia di una grande famiglia e di raccontare le generazioni, alternando il passato e il presente, chiedendo allo spettatore di entrare dentro questo meccanismo. Questo meccanismo dà un vantaggio enorme, perché elimina i tempi morti, cioè se si va in una certa situazione del passato è perché quel giorno accadeva qualcosa di importante. Quindi questo è un racconto che procede sempre per scene principali. Cattleya ha acquisito diciotto puntate americane per farne dodici italiane, quindi ci siamo potuti permettere il lusso di eliminare le ripetizioni.

In seguito, ha preso la parola Luca Ribuoli, che durante il suo discorso si è emozionato molto:

È stato già complesso per me affrontare il cast. Diciamo che è stato il primo step. Devo ringraziare loro perché anche girando ci siamo accorti che potevamo sempre fidarci del testo ed è una cosa che non avviene sempre. L’adattamento è una cosa difficilissima e questa è stata una salita pazzesca. La fiducia alla scrittura deriva dal fatto che secondo me hanno avuto l’approccio giusto. Non c’è mai stata la pretesa di fare qualcosa di diverso, di migliore. Noi dovevamo solo renderlo un racconto italiano. Il racconto non inizierebbe se questi tre ragazzi, a una certa età, non decidessero di cambiare le loro vite. Dal loro compleanno scatta questa necessità. Se tutti e tre non volessero affrontare definitivamente questo passaggio dalla vita adolescenziale alla vita adulta, questa serie non ci sarebbe. È ciò che ci fa emozionare.

Conferenza stampa di Noi: la parola agli attori protagonisti

Poi, Aurora Ruffino ha dichiarato che era fan del suo personaggio, Rebecca, ancora prima di cominciare a girare la serie e che quindi aveva il timore di entrare nei suoi panni, ma questo terrore è infine scemato. L’attrice avrebbe detto questo al riguardo:

Prima ancora di fare i provini per questo ruolo ero una fan sfegatata della serie. Quando mi hanno preso non ci potevo credere. È stata una felicità immensa che si è trasformata in paura: avevo paura di non essere adatta. Mi sono messa in dubbio. Tutto si è risolto quando si è smesso di pensare alla serie americana. Questa sarà la nostra versione e mi sono focalizzata sul lavoro. Spero con tutto il cuore che il pubblico possa apprezzare il nostro lavoro. Spero che riesca anche a separare la serie americana dalla nostra e abbracciarci nella nostra versione.

Inoltre, per l’attrice è stato importante il viaggio nei panni di Rebecca per riflettere sull’essere madre. Il ruolo di genitore nella serie le ha fatto comprendere che alla fine l’amore prevale anche sul dolore e sulla paura.

Lino Guanciale, che interpreta il ruolo di Pietro, il marito di Rebecca, ha pronunciato invece queste parole nei confronti della serie:

L’impressione, quando guardi quello che si è fatto, è di una grande onestà, dall’inizio. È partito tutto quanto dalla scrittura. Io stesso mi sono convinto a entrare in questo progetto dopo una decisiva chiacchierata con Sandro. Questo è un grande classico. Il teatro italiano del fine Ottocento – inizio Novecento è tutto fatto di traduzioni dal francese. Esportiamo e importiamo da un Paese all’altro contenuti letterari, artistici, universali da sempre. Il nostro Paese è debitore alla cultura americana di molte cose, quindi ha senso. La scrittura mi ha convinto tanto e il fatto di sapere che ci fosse Luca, di sapere che avrei incontrato Aurora, sono state uno stimolo. E tutto è stato fatto con grandissima sincerità.

In risposta alle domande di alcuni giornalisti presenti in sala o via remoto, ha poi aggiunto questo su Pietro:

La cosa che mi ha conquistato di Pietro è la capacità di donarsi pienamente ad un progetto che, in qualche modo decide, gli cambierà la vita. Sconvolgerla. Dargli un senso. È bello vedere che per un progetto uno è pronto a tutto. […] Quello che mi ha conquistato è il dispositivo drammaturgico della scrittura. Non smetti mai di poter raccontare i personaggi. A livello personale mi colpisce di Jack che è il padre che tutti vorrebbero avere e vorrebbero essere. I personaggi sono davvero imperfetti. Luca è molto bravo a tenere insieme i pezzi. La sfida è stata proprio questa: portare in scena personaggi imperfetti.

Maria Pia Ammirati e Riccardo Tozzi hanno invece conversato riguardo all’esportazione dei prodotti italiani all’estero. Per Maria Pia Ammirati,

non si va verso gli adattamenti, si va verso un grande specchio di molte opportunità della serialità, fra cui l’adattamento. Rai fiction sperimenta tutte le possibilità della serialità, compresi gli adattamenti e gli originali. Guardiamo con attenzione verso gli altri Paesi e gli altri Paesi guardano quello che facciamo noi. A noi fa piacere perché in questa fase possiamo sperimentare la qualità di prodotti come Noi, in una versione tutta nostra e che secondo me troverà il consenso anche estero.

Secondo Tozzi, inoltre, questo

è un momento di grande salute della serialità italiana, che non ha precedenti. Un dato che non viene mai citato è che il totale delle risorse estere che arrivano ha superato i 100 milioni all’anno ed è in crescita continua. Il fenomeno degli adattamenti è un fenomeno normale. Gli americani fanno un sacco di adattamenti. So che ci sono serie italiane che avranno adattamenti internazionali. L’Italia è vista come uno dei punti di creatività più rilevanti. Mi sembra che Doc stia andando benissimo in Francia. Questa è una cosa importantissima. La fiction italiana è oggi un successo internazionale.

I tre interpreti dei fratelli hanno invece svelato che avevano legato già prima di iniziare a girare, cercando di conoscersi a qualche aperitivo o festa.

Infine, il cast intero ha affermato di essere diventato una famiglia sia all’interno sia all’esterno del set.

Noi verrà trasmessa in sei serate in prima visione su Rai 1, a partire da domenica 6 marzo alle ore 21:25.

L’articolo finisce qui, fateci sapere se avete seguito la conferenza stampa di Noi qui sotto nei commenti o sulla nostra pagina Facebook e se guarderete la serie! Passate anche dal nostro profilo Instagram, se vi va.

Le prime cinque stagioni di This Is Us sono disponibili su Prime Video! Vi ricordo che Prime Video ha anche una prova gratuita.

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.