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Orange Is The New Black – Recensione 7×11

Orange Is The New Black. Orange: Onesta, ragionevole, angosciante, nauseante, genuina, estrema VOGLIA DI MORIRE. Is: Isterica, sistematica TENTAZIONE DI PRENDERE A TESTARE IL TELEVISORE. The: Terrore (che) ho (di) esplodere. Black: semplicemente quello che vedo adesso in questo preciso istante. Et voilà, ecco spiegato questo “God Bless America” in pochissime e pratiche righe, grazie a tutti per essere stati con noi. Ora vado a morire un po’ più in là.

La mia amatissima partner in crime ha fatto di tutto per prepararmi alla visione di questo devastante episodio, ma nessuna parola poteva prepararmi a tutto questo dolore.

RAGAZZI, LA STORIA PIÙ ALLEGRA È STATA QUELLA DI TAYSTEE. Taystee che ha nascosto la roba per uccidersi dietro un quadro nell’ufficio della Ward. No, parliamone, vi prego.

Try to be nice and you get shit on you head.

Grazie a Flores abbiamo la metafora della nostra vita, ma anche dell’episodio.

Comunque, torniamo alle nostre bimbe Karla e Blanca: la prima ha perso la sua battaglia spezzandoci con una mazzata talmente tanto forte il cuore che se qualcuno di voi trova dei pezzetti in giro per tutta l’Italia, don’t worry, sono miei. Flores grazie a Karla ha imparato a parlare davanti alla corte e quando era lì, davanti a loro, più parlava più la mia voglia di alzarmi dal letto e battere le mani saliva. Sì, anche a costo che mia mamma e mio papà mi guardassero stupiti. Karla è stata sconfitta, ma per Blanca c’è ancora qualche speranza, anche stavolta è scampata alla deportazione.

Vedere Karla sul quel bus e Shani su quell’aereo mi ha ucciso dentro. Quella BESTIA del tipo con gli occhiali al contrario non merita neanche il nome di uomo, gli uomini sono ben altri. Shani sedata perché voleva salutare Nicky, Karla che chiama i figli… mi spiegate perché l’essere umano dotato (a quanto sembra) di un cervello è in grado fare tutto questo, di provocare tanto dolore, e gli animali che non sanno neanche parlare no?

Non voglio portare questa recensione sulla politica, ma è lo Stato (Americano o Italiano sono la stessa identica sbobba) a permettere che ad una madre vengano strappati dei figli e a non lasciar scegliere ad una donna cosa fare del suo corpo. Non sono idee su cui essere o non essere d’accordo, non c’è un partito da votare, non sono neanche idee. Questa si chiama UMANITÀ. Soltanto questo.

Ogni volta mi trovo a fare questi discorsi, ma non so veramente contenermi. Ho dovuto sentire che una vittima di stupro non ha il diritto di scegliere se tenere il bambino o abortire. Il tizio che è talmente scemo da non sapersi neanche mettere gli occhiali dovrebbe guardarsi tra le gambe: non è lui a fare figli e non è lui a decidere cosa fare o non fare con il corpo delle donne. DONNE, punto. Non esistono donne Americane, donne di qua donne di là. DONNE, donne con un cervello, al 99,9% dei casi molto più sviluppato degli uomini e che sono in grado di scegliere.

HAVE I MADE MYSELF CLEAR?

Ad abbassare la media di donne intelligenti c’è Linda che se prima della fine non la vedo in prigione, in rovina, a chiedere l’elemosina o roba simile potrei veramente non rispondere più di me. Ha fatto un’aula giudiziaria per risparmiare soldi e poi ragazzi, DEPORTANO BAMBINI. Bambini!

Oggi Fig si è superata, l’ho amata, l’ho amata con ogni viscera del mio corpo. Le frasi che ha detto sono state epiche, degne di una regina, la regina del mondo.

It’s not a matter of policy. It’s a metter of law.

A piece of shit is a piece of shit even if he’s grown.

What am I doing, bringing a kid into a world that’s so fucking fucked.

A proposito dell’ultima frase, mi vorrei collegare alla telefonata da pianto cronico che Karla ha fatto ai figli: io sono scioccata. Tutti nella cucina si sono fermati e hanno ascoltato una madre letteralmente disperata che cercava di spiegare ai figli che non li stava abbandonando, che non l’avrebbe mai fatto. Tutto si è fermato in quella cucina, ma purtroppo non è bastato. La cosa certa, però, almeno per me, è che anche se Karla dovesse essere deportata al polo, arriverebbe a nuoto in America per riprendersi i suoi bambini.

Gloria non ha potuto fare molto per lei, ma almeno è riuscita a regalarle un’ultimo addio, una telefonata che ha spiegato ai bambini che la madre non li ha abbandonati ma che è stata costretta ad andarsene. Questa telefonata, però, costerà molto, molto, molto cara a qualcuno di loro. Quel maledetto telefono si è sentito chiaramente squillare e Gloria è prossima all’uscita. Lei ha rischiato e adesso forse sarà costretta a pagare ed io non ce la posso fare. Gloria è forse l’unica detenuta che è sempre stata dalla parte del giusto, ha sempre fatto la cosa giusta e proprio non tollererei di vederle slittare l’uscita. Veramente, diamo la colpa a chiunque ma non a lei, lei proprio non se lo merita.

Gloria in questo episodio ha anche avuto a che fare con Maria, e proprio non ne ha voluto sapere di perdonarla. È strano vedere Ruiz in cucina, ma allo stesso tempo è stato molto bello ed interessante vederla lavorare con Gloria.
Ho amato Gloria quando ha ricordato a Maria che in 7 anni abbiamo imparato a conoscere davvero tantissime versioni della stessa persona. Maria incinta che piange, Maria spacciatrice, Maria capo della rivolta, Maria religiosa, etc… Sono davvero scuse sincere quelle di Ruiz oppure è soltanto un’altra fase della sua vita? Non sono d’accordo sul fatto che abbia detto che Gloria le abbia fatto prendere 10 anni in più per non aver fatto “nulla”. A me sembra che entrambe si volessero incastrare e alla fine ci ha rimesso Maria, ma non è che lei sia proprio l’angelo della situazione eh.

Oggi l’ho rivista ragazze e ragazzi, OGGI HO RIVISTO LA MIA TAYSTEE! L’idea del microprestito delle detenute è brillante e se Caputo si impegna a lottare con lei abbiamo un motivo per cui la nostra T può tornare a sperare e a vivere. Inoltre la nostra ragazza è super impegnata con il suo corso di studio. Da una parte sono felicissima che lei tenga il corso e che stia influenzando positivamente tantissime ragazze, dall’altra mi devasta sapere che una ragazza tanto intelligente e brillante sia costretta a passare la vita in prigione. Il suo modo di spiegare e la passione con cui aiuta la gente mi spinge ad urlare di chiedere un’altra udienza, di lottare ancora per la sua libertà. Taystee non merita questo, nessuno lo merita in generale, ma Taystee è proprio un pezzo del mio cuore.

Sapete qual’è una cosa che amo follemente di Orange Is The New Black? Recensirlo con Martina, la mia partner in crime, e c’è una cosa che ho letto nella sua scorsa recensione, che se non avete letto vi metto il link QUI, che mi ha fatto morire dal ridere perché è terribilmente vera. Non ce ne frega nulla, PROPRIO NULLA, di chi prenderà il trono della droga in prigione tra Daya e Aleida (che anche io amo particolarmente).

I simply don’t care.

Grazie Martina per esprimere i miei pensieri a parole anche meglio di me stessa!

L’unica cosa che mi preme dire è che non concordo affatto con le parole di Aleida sul figlio di Daya: rinunciarvi è stato forse il gesto più altruistico da fare. Quella è stata una scelta veramente difficile, ma ha garantito al piccolo una vita piena d’amore e agiata (non che questo importi). Daya non avrebbe saputo provvedere a lui con Bennett ormai fuori dai giochi. Per me ha fatto la scelta migliore.

And here we are again, mi mancano un paio di argomenti, quelli per me più dolorosi che lascio come sempre alla fine delle recensioni:

  1. MY LOVE, NICKY NICHOLS
  2. VAUSEMAN

Io amo Nicky, amo veramente tutto di lei, quindi potete immaginare come mi sento ogni volta che me la ritrovo a piangere. Cosa amo più di Nicky? LE NICHORELLO. Non chiedetemi come sono viva, perché veramente non lo so.
Il loro rapporto è così bello, mi fa veramente IMPAZZIRE. Nicky venderebbe l’anima al diavolo per Lorna ed io non posso accettare che quelle due non stiano insieme.

IO DICO NO AL FLORIDA PER LORNA!

Pensandoci bene, però, Lorna ha oggettivamente qualcosa che non va e le servirebbe veramente una mano di qualche esperto, il problema è che non penso che possa mai arrivare un esperto competente in prigione. Nicky la sa prendere, la cura e se la coccola: chi non vorrebbe una Nichols che a necessità scatta e risolve per noi i problemi? Aveva convinto lei Vinnie a credere alla gravidanza di Lorna e, ancora una volta, in questo episodio, l’abbiamo vista parlare con lui. Nicky sa che Lorna è fuori come un balcone, eppure l’accetta così com’è. Poi parliamone: quando Nicky legge il biglietto di Shani, Lorna quasi rinsavisce e la situazione si capovolge. Da che era lei a doversi occuparsi di Morello, alla fine Nicky si stende nella branda e Lorna, con il suo taglio la guarda dall’alto. Che dire: amo Nicky, amo Morello, amo le Nichorello.

Prima di passare al capitolo Vauseman (be ready) ci tenevo a dirvi che Nicky ha perso Red, che chiaramente verrà spedita al Florida, è forse più fuori di Lorna, ha perso Shani e adesso le vogliamo veramente togliere Lorna? No ragazzi, io non lo accetto, non lo tollero e mi rifiuto! 

Con che coraggio togliamo Lorna a Nicky dopo:

She shouldn’t be in Florida. She should be with me. I can’t let her go when she needs me most.

Non è vivibile questa situazione, ve ne state rendendo conto?
Cos’altro vogliamo togliere a Nicky?
Red e Shani non erano sufficienti, adesso anche Lorna?
Si è anche ridotta ad andare a chiedere aiuto a Luschek, penso che più di lui Nicky non odi nessuno, gli è praticamente scoppiata a piangere li davanti, volevo morie. Non penso di poter sopravvivere ai prossimi due episodi e l’ultimo lo devo recensire anche io, se non ci fosse Martina darei forfait!

Dopo che la mia ship preferita sta per fare la stessa fine del Titanic, ecco che l’altra, prontamente, si trova praticamente sull’anta del famoso armadio di Rose ed io, io sono Jack Dawson.

La gioia di aver rivisto Sophia in tutto il suo splendore è stato uno dei rarissimi momenti belli dell’episodio,  anche se ha fatto dei discorsi molto poco piacevoli. Vuole che Piper vada avanti senza Alex? Ehm… no Sophia, le Vauseman non si toccano, è inutile che tutti tifiate per Zelda, Zelda è adorabile solo e soltanto in The Chilling Adventures of Sabrina, Alex è l’unica donna di Piper.

Alex: Piper = Nicky: Lorna, ragazzi, per bacco, è una semplice proporzione!

Poi ragazzi parliamone, McCullough che piange per Alex? Io l’ho detto subito che i rapporti tra detenute e guardie finiscono male, è inutile che ora ti stupisci che hai preso un palo in fronte che non finisce più. L’unica cosa che mi spaventa adesso è la “collaborazione” tra la Ward e McCullough: Alex se la sta vedendo veramente, veramente ma veramente brutta. Se lei o Gloria avranno un prolungamento della pena inizio ad urlare, piangere e, molto più importante, UCCIDERE!

La cosa peggiore per me è stata che Alex non ha interrotto questa relazione tanto perché voleva interromperla, ma perché, chiaramente, dopo il gesto di Piper, lei si è sentita in colpa. I bigliettini dei biscotti della fortuna da leggere uno per giorno è stato un gesto adorabile, uno al giorno per farle capire che Piper la pensa sempre, anche se ogni tanto non può rispondere, anche se una settimana non può andare a trovarla. MI SONO SCIOLTA COME UN GHIACCIOLO AL SOLE. Ovviamente questo sciogliermi mi ha tagliato subito le gambe visto che McCullough è andata a vendicarsi e ha spifferato tutto ad Alex, osando pronunciare le parole:

What kind of marriage is it?

Amore, quel matrimonio te lo sogni, per come è avvenuto e per la sposa so shut the hell up!

Neanche il tempo di sapere che Alex in questa stagione ha perso il cervello che Piper si ricorda che per 11 lunghi episodi non ha fatto nessuna cavolata ed ecco qua che sistema tutto. Corre da Zelda e la bacia. Già durante il gala si stavano tenendo un po’ troppo per mano, gli sguardi e gli abbracci lunghi erano un segnale che Zelda era una grossa minaccia.

La situation at the moment is that stiamo messi very male! La rottura delle Vauseman è praticamente dietro l’angolo, questa storia è diventata una barzelletta. Piper che dice che vorrebbe baciarla ma non può, Alex che le ha messo più corna che altro… meglio chiudere questa storia perché sta diventando uno scherzo, neanche troppo divertente. Se le due si fossero lasciate ad inizio/metà stagione avrei capito, ma adesso siamo alla fine e non so come una frattura di questo genere possa essere risolta in così poco tempo.

Prima di concludere vorrei soltanto fare una piccola aggiunta su Shani. Ci sono davvero Paesi che inducono la pena di morte alle persone omosessuali. Vederla chiedere aiuto alla sua famiglie e vedere come loro le hanno voltato le spalle solo perché le piacciono le donne è stato devastante e assurdamente vero.

Bene ragazzi, direi che per questa recensione è davvero tutto. Ho superato ogni limite possibile immaginabile, leggerete un romanzo più che una recensione, ma per un episodio così bello ed importante forse è giusto così.
Io passo il testimone a Martina, e noi ci rivedremo nel giorno più brutto, quando dovremo parlare dell’ultimo episodio, il series finale.

Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!