Legacies,  Recensioni,  Telefilm

Legacies – Recensione 2×06

Ciao ragazzi e benvenuti in questa nuova recensione di Legacies, episodio 2×06, intitolato That’s Nothing I Had to Remember.

Recensione Legacies 2x06

Anche questa settimana Legacies si riconferma all’altezza delle aspettative, colpendo nel segno con un gradevole ritorno a New Orleans e a tutti i personaggi che ci hanno accompagnato prima di tornare a Mystic Falls.

Sono tantissime le cose accadute in questa 2×06 di Legacies e, per essere sicuri di non dimenticare nulla nella recensione, andremo per ordine.

I mostri non arrivano solo da Malivore

In questo episodio infatti, il mostro arrivato dalla pozza maledetta che ha cancellato il ricordo di Hope dalla mente di tutte le persone che l’anno amata, non è stato al centro dell’attenzione ma si è rivelato marginale, utile solo ad un riferimento che, i nerd amanti dell’horror, come la sottoscritta, hanno sicuramente apprezzato.

A prendere tutta l’attenzione di questo sesto episodio è stato infatti Croatoen, un mostro nato a Roanoke che non ha nulla a che vedere con la pozza ma che ha molto a che vedere con Sebastian.
Innanzitutto, se ci sono fan di American Horror Story tra voi, avranno sicuramente riconosciuto al volo quella parola che è stata più volte nominata in diverse stagioni di AHS. Croatoen era la parola con cui Violet, nella prima stagione, avrebbe dovuto liberarsi degli spiriti maligni, e la ritroviamo anche nella stagione denominata proprio Roanoke.
Bando alle ciance e ai miei sproloqui su un’altra delle mie serie preferite, questo mostro, creato dall’ex fidanzata di Sebastian, è un mostro che mangia chi mantiene un segreto.

E, nella scuola Salvatore, c’è una persona che più di tutte sta mantenendo un enorme segreto: Lizzie. Per una volta, Landon non è stato al centro dell’attenzione, e questo ha fatto sì che vedessimo quanto è diventato forte il legame tra Hope e Lizzie. Quest’ultima era quasi pronta a morire pur di non tradire la fiducia della sua amica ritrovata, il che è stato molto bello da vedere, soprattutto perché non solo sottolinea il cambiamento del loro rapporto ma anche di questo personaggio.

Il momento in cui si sono rivelate i loro segreti, e Lizzie le ha confessato di ritenerla “piuttosto forte” è stato molto bello e, a parer mio, un altro tassello importante della loro relazione. Mi aspetto una grande amicizia tra loro, e non vedo l’ora di vederle ancora insieme. Loro sono la mia vera, grande ship di Legacies e so che saranno capaci di fare grandi cose insieme.

Tornando poi al fatto che il mostro e Sebastian sono collegati tra loro, in questo episodio non solo abbiamo potuto scoprire qualcosa di più su di lui ma anche Lizzie ha scoperto che il bel vampiro non si è trattato solo di un crollo psicologico, ma esiste davvero!
Le nostre supposizioni però, a quanto pare erano sbagliate: sembrerebbe infatti non aver nulla a che fare con i Salvatore, ma la sua essiccazione è stato semplicemente il modo in cui la sua amata ha cercato di proteggerlo.
Niente punizioni terribili ed infinite quindi, ma soltanto un atto d’amore finito male per entrambi. Ma, se le cose stanno così, lui come ci è finito da Roanoke alla cantina dei Salvatore? Avete qualche ipotesi al riguardo?

Josie e la cosa giusta

Dopo tanti episodi, finalmente Josie sembra aver fatto la cosa giusta. Certo, ha avuto bisogno di una spinta da sua madre ma questo non cambia il risultato: ha restituito a tutti i ricordi su Hope, consapevole che questo avrebbe finito col ferirla.
Non è un segreto che Josie non mi piaccia in questa stagione, e credo che la magia lanciata per modellare le menti e far tornare a galla i ricordi avrà sicuramente delle conseguenze (parliamo pur sempre di magia nera) ma finalmente ho rivisto in lei quel barlume del personaggio che mi è piaciuto nella prima stagione. Questo però, non esclude che, qualora Landon dovesse scegliere Hope, la cosa potrebbe portarla col trasformarsi in Dark Josie.
Sono molto confusa e curiosa riguardo al suo personaggio, e non ho ben chiaro dove vogliano andare a parare, ma sono impaziente di scoprirlo.

Per quanto riguarda Landon invece, per quanto comprensibile la sua reazione non mi è piaciuta molto. Certo, si tratta pur sempre di ragazzini, il che implica che siano inclini a fare errori e a non saper gestire le situazioni come invece farebbe un adulto, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Non fraintendetemi, trovo estremamente giusto che lui sia arrabbiato con lei per avergli tenuto nascosta la verità (anche se ho amato Hope quando ha tirato fuori la cosa del sesso!), ma ha anche ricordato che lei si è sacrificata per lui.
Lei ha letteralmente cancellato sé stessa pur di salvarlo, e lui non ha fatto altro che dimostrarsi contrariato. Certo, probabilmente gli sono tornati anche i ricordi su sua madre con quell’incantesimo, e la sua nuova relazione (ed il punto a cui è arrivata) hanno fatto sì che lui non potesse reagire come se nulla fosse accaduto dal giorno in cui Hope si è gettata in Malivore, ma…

Ciò che invece ho apprezzato è stata la sua sincerità nei confronti di Josie. Ci sono molte cose che deve capire prima di potersi aprire con una delle due, e solo il tempo potrà dargli risposta. E ammetto che, al momento, non ho idea di quale sarà.

I ricordi di Hope e la solitudine

Se possibile, ora che tutti ricordano nuovamente la nostra bella ibrida, quest’ultima è più sola che mai. Raf, che ha fatto letteralmente tutto da solo, non ci ha pensato un attimo a voltarle le spalle (capisco il motivo, ma lei lo ha rifiutato chiaramente e gli è stata accanto quando lui aveva bisogno del suo aiuto, quindi avrebbe potuto restistuirle il favore), e con lui tutti gli altri. Nessuno, esclusa Lizzie, è andato da lei, come se non importassero i ricordi: lei sembra non esserci ancora.
Il che è piuttosto brutto, non solo perché lei si è sacrificata per il loro bene, ed ha evitato di raccontare la verità, convinta che questo rendesse tutti felici, ma anche per tutti i progressi fatti nella scorsa stagione. Che fine ha fatto la super squad? I suoi cosiddetti amici hanno bisogno di lei solo quando c’è da sconfiggere un mostro? Voglio sperare di no.

Freya e il ritorno a New Orleans

L’ultimo tassello di questa recensione di Legacies, 2×06, è sicuramente uno dei ritorni più attesi: quello di zia Freya.

La sua presenza, seppur non particolarmente rilevante e duratura all’interno dell’episodio, è stata sicuramente d’impatto. Il finale, seppur privo di dialogo (o forse proprio per questo) ha fatto emergere negli spettatori, le stesse emozioni provate da Hope e questo ha contribuito non solo a rendere ancora più buono un episodio già di per sè per riuscito, ma anche a creare un finale potente, che ci fa affrontare ancora peggio la settimana di pausa che ci divide dal prossimo episodio.
Per non parlare poi della scelta di Freya che, non solo ha avuto il coraggio di avere un figlio da sua moglie, ma l’ha anche chiamato Nik… troppe emozioni per il mio povero cuore.

Legacies Recensione 2x06

Insomma, un episodio che riconferma una stagione al pari dei suoi predecessori. Legacies ha finalmente ingranato, ed è in grado di toccarci il cuore come solo i due show che l’hanno preceduto sono stati in grado di fare.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con la mia recensione di questa 2×06 di Legacies? Oppure la pensate in modo diverso?

Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto, oppure sulla nostra pagina Facebook. Io vi do appuntamento tra due settimane circa, con la recensione di It Will All Be Paintfully Clear Soon Enough, in cui avremmo un nuovo tipo di triangolo… non mancate!

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.