Stranger Things 3: Ecco cosa le critiche dicono sulla nuova stagione
Stranger Things 3 è arrivato e secondo alcuni critici è la migliore stagione della serie di Netflix
Tutti coloro che hanno visto la serie in anteprima, l’hanno descritta come “più divertente rispetto la seconda stagione”
Secondo alcuni critici televisivi, il finale di serie è uno dei migliori, se non il migliore del franchi se. Altri, invece, hanno descritto l’episodio finale come “agrodolce”, “emotivo” e “il finale più soddisfacente fino ad oggi”
Cosa accade in Stranger Things 3?
È il 1985 a Hawkins, Indiana. La scuola è finita, un nuovo centro commerciale è nato e i protagonisti stanno attraversando l’adolescenza. Il romanticismo sboccia e questo creerà non pochi problemi nel gruppo. Nel frattempo, il pericolo incombe. La città è minacciata da nemici vecchi e nuovi. Eleven e i suoi amici si ricorso che il male non finisce mai, ma si evolve. Dovranno riunirsi e ricordare che l’amicizia è sempre più forte della paura.
Se non avete ancora visto il trailer eccolo di seguito:
Cosa dicono i critici?
Il critico di Hollywood Reporter, Daniel Fienberg
Una delle cose che ho trovato più interessante, e anche più affascinante, della seconda stagione di “Stranger Things” è stata che i fratelli Duffer per lo più evitavano l’eccesso. Parte di questa moderazione è finita in questa terza stagione e, con essa, alcuni dei tratti caratteristici e dell’intimità.
Critico Indiewire, Ben Travers
La terza stagione di “Stranger Things” offre un capitolo nuovo, affascinante, più profondo del previsto e alla fine divertente. Gli otto episodi volano vicino, evitando la Netflix pesantezza che affligge altri originali. “Stranger Things 3” è piuttosto stellare. I fan saranno felici, gli scettici individueranno dei problemi, ma dobbiamo dire che questo franchise sa ancora come fare divertire
Critico del Time, Judy Berman
La nuova stagione segna un miglioramento rispetto alle precedenti. Il laboratorio nazionale Hawkins è in rovina. I creatori dei fratelli Duffer evitano l’Upside Down. Un cast sempre in crescita dà loro la possibilità di creare ben cinque trame simultanee che sembrano nuove per lo spettacolo, se non per gli anni ’80.
Fonte: TooFab
Chiara
