
Venezia 75: polemiche in merito alla vittoria del Leone D’Oro 2018 da parte del film Roma
A quanto pare la vittoria del Leone D’Oro 2018 da parte del film Roma non è stata proprio gradita…anzi
La vittoria del Leone D’Oro 2018 da parte di Roma, il film di Alfonso Cuaron prodotto da Netflix, ha purtroppo innescato la rivolta di autori ed esercenti.
L’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), la Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e l’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) hanno divulgato tramite un comunicato stampa che ritengono infatti “iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma Netflix che con risorse ingenti sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale cinematografiche italiane ed europee”. Hanno anche sottolineato che il Leone d’Oro “dovrebbe essere alla portata di tutti”.
CINEMA: VENEZIA, IL LEONE DOMATO DA NETFLIX pic.twitter.com/yHIugatz8Q
— ANAC autori (@ANACautori) September 9, 2018
Sulla questione è intervenuto anche il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, che ha detto:
Bisogna guardare avanti. Siamo in un periodo di transizione. C’è chi dice ad esempio che presto in Usa Netflix potrebbe avere anche un circuito di sale. Non so se sia vero ma è un fatto che Netflix abbia già annunciato, per alcuni film, anche un’uscita in sala, compreso “Roma” di Cuaron. Bisogna prendere atto delle nuove realtà come Netflix, Amazon e altri operatori analoghi che verranno. Io sono d’accordo con Cronenberg quando dice che tutte le polemiche di oggi sulle trasformazioni che il cinema sta subendo sono solo l’effetto di una nostalgia. Il processo non è compiuto, è in divenire. E bisognerà confrontarsi nei prossimi anni con tutti i soggetti coinvolti. Ma negare questa realtà è perdente.
Adesso le tre associazioni di autori ed esercenti chiedono a Barbera di ripensarci almeno per la 76esima edizione della Mostra mentre al ministro della Cultura norme ad hoc sul modello francese per “un’equa cronologia delle uscite sui diversi media“.
Voi cosa ne pensate?
Irene

