SKAM Italia – Recensione sesta stagione
SKAM Italia è tornato con la sesta stagione e, ormai come da consuetudine consolidata sin dal lontano 2017, dove c’è SKAM trovate, necessariamente, anche Irene e le sue recensioni quindi eccomi nuovamente qui a parlarne con voi!
Premessa:
la stagione tratta di argomenti piuttosto delicati che cercherò di affrontare nel miglior modo possibile ma, nel caso in cui dovessi urtare, non intenzionalmente, la sensibilità di qualcuno, mi scuso già anticipo rassicurandovi sulla mia immensa empatia nei confronti di chi vive situazioni simili.
Detto ciò non posso nascondervi che la sesta stagione non mi sia piaciuta tanto quanto le precedenti, non per un abbassamento di qualità del prodotto che si conferma sempre uno dei gioielli della produzione italiana ma perchè l’ho percepita come un qualcosa di nuovo rispetto allo SKAM Italia a cui siamo abituati.
Forse non abbiamo ancora imparato a conoscere per bene questa girl squad allargata dalla presenza di Elia e Munny, forse si è sentita la mancanza della precedente girl squad e della boy squad o forse non tifo particolarmente né per Beniamino né per Giulio ma la sensazione resta.
Questa nuova girl squad di SKAM Italia è formata da quattro ragazze molto diverse tra loro ma legate sia da un’affetto infinito che dal concentrarsi sui propri problemi e sul soddisfacimento delle proprie necessità a scapito dei bisogni degli altri.
Non per cattiveria o egoismo ma perchè, quando viviamo un problema, tendiamo a chiuderci a riccio e “vedere” solo noi stessi e le difficoltà che ci affliggono al punto da percepirci come alieni al nostro stesso gruppo composto da persone a loro volta coinvolte solo nel proprio io.
Tutto ciò si fonde con la paura di non essere capiti e di non poter essere compresi in nessuno modo e ci fa chiudere ancora di più in noi stessi fino a non focalizzare i bisogni degli altri come, ad esempio, in quale ambito impiegare i soldi della riffa per il liceo.
Paura, vergogna, difficoltà, alienazione, necessità di controllo, perdita del controllo e farsi scappare dalle mani il volante della nostra vita diventa l’unico modo per toccare il fondo e poi risalire.
L’Asia di SKAM Italia ha voluto mostrarci quanto la corazza di ragazza forte e indistruttibile nasconda sempre delle fragilità irrisolte che, in qualche modo, devono trasformarsi nei punti di forza perchè, altrimenti, il rischio di sentirsi impotenti e deboli potrebbe prendere il sopravvento e limitarci nei rapporti sociali e nella vita di tutti i giorni.
Ha voluto darci modo di vedere la tossicità di un rapporto a distanza basato su bugie e indisponibilità affettiva, controllo e gelosia.
Di provare sulla nostra pelle i pregiudizi legati al passato di una persona ma la paura nel rapportarsi con qualcuno che in passato ha commesso un “errore” e su questo argomento ritornerò in seguito.
Di capire quanto ogni storia abbia una propria versione dei fatti a seconda dalla prospettiva da cui l’ascoltiamo e la viviamo.
Di vedere quanto sia deleteria la mania di controllo e importante la psicoterapia in caso di disturbi alimentari ma anche qualcosa di fondamentale.
Tramite la madre di Asia ci è stato fornito uno strumento potentissimo per leggere il mondo dei genitori, dei familiari e delle persone molto più adulte di noi che non riescono ancora ad entrare nell’ottica dei disturbi alimentari come patologie psichiatriche che devono essere trattati al pari di problemi clinici puramente relegati alla sfera fisica e non anche mentale.
Non basta iniziare a mangiare per uscire dall’anoressia nervosa.
Non basta smettere di indursi il vomito per smettere di soffrire di bulimia.
Non serve convincere una persona della sua bellezza a prescindere dai chili segnati dalla bilancia per dare forza a chi soffre di disturbi alimentari.
Non si tratta solo di cibo, solo di uno specchio, solo di autostima o di forza di volontà, il problema non è mai oltre il cibo e le nostre abitudini alimentari.
Il problema si manifesta nel cibo ma è da ricercare più a fondo ed è indispensabile un aiuto da parte di professionisti ed esperti che si potranno occupare di voi con gli strumenti giusti.
Asia non ha capito di aver bisogno di aiuto, o meglio, non ha voluto ammettere di averne bisogno fino a quanto non si è ritrovata a svenire davanti alle proprie amiche ma ha avuto la forza di parlare con loro del ritardo e dell’ipotetica gravidanza.
In questo comportamento possiamo leggere e vedere quanto un disturbo alimentare venga visto come un motivo di vergogna insormontabile e inconfessabile da nascondere a qualunque costo quando invece è esattamente una questione medica come potrebbe essere un appendice gonfia e infiammata che ha bisogno di essere rimossa.
Di Giulio e Beniamino come compagni di Asia, sinceramente, non sono entusiasta, non mi sono piaciute neanche le scene con loro protagonisti e credo che la ragazza abbia bisogno di restare da sola per risolvere i propri problemi come ha infatti deciso di fare.
Beniamino, per come la vedo io, possiamo anche eliminarlo dai giochi perchè, per quanto sia apprezzabile il fatto che sia ritornato appena saputa la notizia del ricovero di Asia, al tempo stesso risulta un fidanzato indegno di essere definito tale che ha tradito la ragazza facendo semplicemente finta che andasse tutto bene e che avrebbe cercato di essere più presente anche se dall’altra parte del mondo. Poi appena si è reso conto di aver perso Asia ha pensato bene di capire i propri errori e di cercare una soluzione, comportamento tipico di chi riconosce di aver sbagliato ma lo fa troppo tardi quando non serve più.
Giulio ha una storia complicata alle spalle, sarebbe indispensabile davvero parlare di Hegel, dello stato etico, dello stato di diritto e della critica mossa da Popper e vi invito ad approfondire l’argomento in sedi più giuste, per come sono fatta io avrei voglia di discuterne ma si tratta pur sempre di un luogo in cui si tratta di recensioni quindi non vorrei appesantire nessuno con questioni filosofiche intricate ma incredibilmente attuali.
Approfondite, mi raccomando, la conoscenza è la migliore arma che abbiamo per difenderci e per costruire il nostro pensiero in maniera sana e consapevole. Non fermatevi alla visione di SKAM Italia ma andate oltre sfruttando gli spunti che ci offre.
Sinceramente capisco la paura iniziale di Asia, Giulio non ha semplicemente rubato in un negozio ma ha rischiato di uccidere un ragazzo massacrandolo di botte solo perchè gay e pur essendosi dichiarato colpevole, pur essendo influenzato da ragazzi più grandi ed estremisti, pur avendo soltanto 14 anni al momento dei fatti, resta comunque un reo.
Merita una seconda possibilità? Si.
Potrebbe compiere nuovamente un reato? Nel caso specifico la risposta è negativa ma nella realtà la risposta potrebbe essere ben diversa.
Lo sminuire da parte di Munny la paura di Asia con un “hai paura di lui? Ma l’hai visto?” con risatina leggera di contorno atta a delegittimare una paura naturale e giusta non mi è affatto piaciuto come comportamento.
Un bel faccino, i sorrisi, la gentilezza non sono sempre sinonimo di “impossibilità di fare qualcosa di male o di sbagliato”, anche la persona all’apparenza migliore del mondo può nascondere lati oscuri.
Esempi? Il fratello di Edoardo, la boy squad del fratello di Sana.
Nel primo caso sembrava un bravo ragazzo con soltanto dei lati strani e si rivela una persona problematica e pericolosa senza un minimo di spina dorsale.
Nel secondo caso quei ragazzi sono dei bravi ragazzi che hanno commesso un atto orribile ma che si sono scusati e non hanno assolutamente intenzione di usare la violenza contro qualcuno.
Giulio sicuramente farà parte della seconda categoria ma far passare questo come messaggio con le parole di Munny mi sembra quanto meno avventato e incauto soprattutto considerato il target di SKAM.
Altro gesto avventato in SKAM Italia?
Asia che fa sesso con Giulio e rischia di rimanere incinta dopo quanto? Qualche giorno che lo conosce? Lasciamo stare che si fosse appena lasciata con Beniamino.
Aveva iniziato a prendere la pillola e per questo aveva iniziato ad essere gonfia ma non si è capito se in quel momento l’assumesse ancora o meno.
In caso affermativo okay, pensava di non poter rimanere incinta ma non mi sembra tanto corretto non sondare per niente i rischi di contrarre MST avendo rapporti non protetti con persone appena conosciute ma soltanto la possibilità di una gravidanza.
Al contempo giusto inserire questa vicenda per far comprendere quanto anche chi crede di avere il controllo su ogni singola cosa in realtà non l’abbia con praticamente nulla quindi Asia si è occupata di sensibilizzare il liceo sull’uso dei preservativi distribuendoli gratuitamente ma è la prima a non utilizzarli perchè quando vuoi controllare tutto poi, alla fine, qualcosa, se non tutto, al tuo controllo sfugge.
Mi è piaciuto che l’ultimo episodio sia stato diviso in base ai personaggi centrali di cui, sicuramente, volevamo un aggiornamento e Viola ed Elia si riconfermano dei piccoli cuccioli dolci che si ritrovano ad affrontare una prova d’amore che fa capire quanto sia importante il sesso in una coppia ma quanto il sesso possa assumere forme diverse dalla “norma” ma non per questo meno piacevoli e soddisfacenti.
Forse se ne dovrebbe parlare di più e analizzare nel dettaglio la questione sia dal punto di vista femminile che maschile.
Tra i lati positivi della stagione sicuramente troviamo la girl squad, aver rivisto Martino e Niccolò felici e innamorati e sempre complici, l’inserimento di una coppia femslash che adoro composta da Rebecca e Fiamma, l’importanza dei centri di sostegno nella cura dei disturbi alimentari, la necessità di comprendere le necessità e i problemi altrui e di essere empatici, la scena tra Silvia e Asia di importanza vitale e d’obbligo vista la risonanza che avuto il personaggio, l’esito del processo allo psicologo Spera che, per fortuna, l’ha dichiarato colpevole, il voler affrontare il tema del nuovo fascismo in maniera funzionale e attuale senza censura ma con una grande attenzione e il finale.
UFO Robot non è solo un brano ma un modo d’essere…nessuno di noi è un robot perchè al di sotto della corazza abbiamo tutti un cuore umano che può sentirsi protetto anche tra le mani delle persone giuste con cui si rapporta.
In un mondo in cui vogliamo tutti essere dei supereroi ogni tanto mettere in mostra il cuore e dedicarsi a quello altrui potrebbe essere la chiave giusta per vivere meglio e sentirsi meno soli.
In fondo colui che “lancia laser che sembran fulmini, è protetto da scudi termici sentinella lui ci fa quando schiaccia un pulsante magico lui diventa un ipergalattico” e che “lotta per l’umanità” non è un robot alieno ma una persona come noi.
Coloro che devono lottare per l’umanità siamo noi.
Voto alla sesta stagione di SKAM Italia: 7 e mezzo,
Un ringraziamento a tutto il cast e a Nicole Rossi che con la sua Asia è riuscita davvero a fare un ottimo lavoro con una tematica complicata e dolorosa da vivere ma anche da interpretare.
E voi cosa mi dite di questa sesta stagione? Vi aspetto nei commenti!
Irene