"Tales in a Jugular Vein"
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Riverdale – Recensione 7×05 “Tales in a Jugular Vein”

“Tales in a Jugular Vein” è quell’episodio di cui non sapevi di avere bisogno ma che, al tempo stesso, passa in sordina perchè sembra inutile e senza senso.

Tales in a Jugular Vein

Riverdale ci ha insegnato sicuramente una cosa:

“Quando non sembra avere senso presta attenzione perchè il punto cruciale della narrazione è proprio nascosto lì”.

La bellezza di questo quinto episodio della settima stagione di Riverdale è la presenza del Jughead scrittore che si dedica a ciò in cui ha talento, scrivere, scrivere ed ideare anche se, c’è da dirlo, Betty era capace di tirare fuori al meglio le capacità artistiche e narrative di Jug mentre Veronica è tutto tranne che interessata ai fumetti.

Non si è trattato di un episodio in cui le vicende hanno portato avanti la storia però è sicuramente stato utile per farci comprendere la direzione che prenderà lo show, come se non l’avessimo già immaginato da soli ma tant’è…

Il triangolo purtroppo l’avevamo considerato da fin troppo tempo e più scorre il tempo più continuo ad essere convinta del mio pensiero ovvero:

I Barchie son qualcosa di inguardabile, non si migliorano insieme anzi per me peggiorano fin troppo.

Lo so che in molti amano questa coppia ma per me non possono essere altro che migliori amici e nemmeno come amici mi piacciono…ho detto tutto.

Tales in a Jugular Vein

I racconti di Jughead non sono i migliori che abbia scritto ma rendono bene la considerazione che ha di Archie e, insomma, è pur sempre il suo migliore amico eppure guardate un po’, lo ritiene incapace di mettersi contro i bulli della scuola, lo ritiene debole, stupido, influenzabile, manipolabile, talmente egoista ed interessato solo al proprio piacere personale da utilizzare due ragazze, entrambe al corrente dei fatti ma ignare di essere sminuite agli occhi dell’altra, da prenderle in giro pur di essere soddisfatto e considerato un mito al liceo.

Per non parlare del racconto con protagonista Cheryl, di certo non fa una bella figura Archie così come né la nonna né la stessa Cheryl però, anche in questo caso, viene da dire “Ben gli sta” e non credo sia un caso, anzi.

Le storie che più mi son piaciute sono quelle su Dilton e Betty perchè pur essendo macabre mi hanno lasciato qualcosa in più.

Tales in a Jugular Vein

Non dimentichiamo il bellissimo riferimento alla coda di cavallo di Betty, uno dei dettagli caratteristici della storia d’amore tra Betty e Jughead soprattutto all’inizio, so che forse tutti i sassolini lasciati nel corso degli episodi non significano nulla ma io voglio continuare a sperare che ci sia un futuro per loro due che continuano ad essere la colonna portante dello show insieme alle Choni.

L’endgame Barchie sarebbe solo l’ultimo scivolone dello show e, sinceramente, anche no, almeno risparmiateci questo scempio.

Per quanto riguarda il rapporto tra Veronica e Jughead ci sono rimasta un po’ male, mi aspettavo e mi auguravo di più invece nemmeno il tempo di due episodi e già sembrano non conoscersi e tutto questo per cosa? Perchè secondo Veronica lo scrittore demonizza i personaggi femminili?

Ora o Veronica non è stata affatto attenta oppure non è più in grado di comprendere un testo, altrimenti non si spiega.

Dilton e i bulli, a modo loro, hanno avuto delle reazioni da veri demoni, di certo non vengono descritti meglio di Veronica e Betty pronte a tagliare in due il corpo di Archie pur di averlo esclusivamente per sé o di Cheryl che, pur avendo la lebbra, infetta tutti gli uomini a portata di mano o della Nonna che cerca di trovare altre vittime per far vivere la nipote al meglio fino alla morte imminente.

Se mi conoscete almeno un po’ già sapete su quale argomento voglio concentrarmi prima di chiudere la recensione di “Tales in a Jugular Vein”.

La censura, naturalmente.

Non hanno minimamente nominato la censura esplicitamente ma quella sorta di consiglio segreto del Sindaco secondo voi cosa ha intenzione di fare?

Di reprimere il libero arbitrio, di sopprimere la libertà di pensiero, di espressione, di stampa e di punire i creatori di opere che inciterebbero alla violenza.

Niente di nuovo, purtroppo.

Nella Riverdale degli anni ’50 sta succedendo un po’ quello che è successo nella Riverdale moderna con G&G in cui gli implicati erano Ethel, Jellybean…è come se si stessero ripetendo le stesse dinamiche con mezzi diversi e credo che Tabitha sia parecchio preoccupata per tutto ciò che sta accadendo.

Tra l’altro sento molto la mancanza del suo personaggio, chissà quando ritornerà.

In ogni caso non credo serva che vi dica quanto i fumetti siano un’importante strumento di formazione e non solo etica.

Voto all’episodio “Tales in a Jugular Vein”: 7, se non fosse stato per la creatività di Jug e per le conseguenze della trattazione di determinati argomenti non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di vederlo.

Vi lascio al promo del prossimo episodio “Peep Show” e, ve lo dico in anticipo, sono moooolto preoccupata e dire molto è dire poco.

Tales in a Jugular Vein

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.