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Grey’s Anatomy – Recensione 17×14

Salve a tutt* ragazz*, sono tornata con la recensione della 17×14 di Grey’s Anatomy, dopo essermi presa una settimana di vacanza insieme ad una delle amministratrici di questo sito!

Ancora una volta, abbiamo la denuncia pronta per Shonda Rhimes, ma ormai è abituata anche lei a riceverle quindi non ha più neanche senso fargliele.

In questo episodio, Look Up Child, vediamo il mio personaggio maschile preferito, Jackson (e chi altri se no?), prendere una grande decisione che gli cambierà la vita, e non poco.

Parliamo prima della sua immersione nella natura, cosa che io comprendo completamente, perchè anche io se devo riflettere preferisco isolarmi e immergermi tra i prati e gli alberi.

Quindi, ottima scelta Jackson.

Arriviamo al succo della questione, e parliamo dell’incontro con il padre, che la parte che più ha spaccato il cuore la lascio per ultima…

GLI AVERY

Finalmente abbiamo il secondo incontro padre/figlio. Come ben sappiamo, il primo non è andato alla grande, dal momento che poi Jackson si è pentito e non ha tratto nulla di buono da quell’evento.

Ora, però, anche se rimane comunque ostile nei confronti di Robert, è andato oppositamente da lui per avere risposte che sta cercando da tutta una vita.

Ero davvero curiosa di quello che sarebbe successo tra loro due, e speravo davvero in un nuovo incontro che grazie al cielo ci hanno regalato.

In questo episodio abbiamo potuto conoscere meglio il padre di Jackson e mi ha fatto molto piacere, abbiamo capito finalmente i motivi delle sue scelte, per quanto giuste o sbagliate. Abbiamo capito come mai ha voluto lasciare la fondazione e come mai ha abbandonato il figlio.

È stato bello anche vedere Jackson in quella normalità, vederlo relazionare con Robert è stato anche commovente e sicuramente costruttivo per lui.

Tutto ciò, il tempo trascorso con lui in questo episodio, di certo non cancella una vita di assenze e mancanze, e vedere Jackson soffrire in quel modo mi ha fatto spezzare il cuore, perchè l’ultima cosa che voglio per lui è proprio la sofferenza.

Si porta sulle spalle un grandissimo peso quel ragazzo, e io spero che la nuova strada che ha deciso di intraprendere gli dia grande gioia e soddisfazioni.

Inutile dire che il suo gesto di voler prendere in mano il lavoro della Fondazione per poter supportare e sostenere una volta per tutte in modo giusto tutte le possibili minoranze e raggiungere un’ eguaglianza razziale in campo medico è davvero nobile.

E se qualcuno può farlo è proprio il nostro Jackson. Senza dubbi.

Sono contenta per lui, anche se questo vuol dire salutarlo per sempre

JAPRIL, UNA GIOIA

Il miracolo di questa stagione, insieme alla reunion dei MerDer, lo abbiamo avuto, quindi ora ci aspetteranno solo morti su morti… ma tanto siamo abituati.

Rivedere dopo tutto questo tempo April è stata una gioia! Il suo personaggio non era tra i miei preferiti, ma mi piaceva molto, prima che la rovinassero..

E senza dubbi, i Japril erano tra le mie coppie preferite insieme ai Jolex (e guardate che fine hanno fatto fare).

In ogni caso, rivederli insieme, rivedere April tutta in panico per Harriet mi è piaciuto molto, come se fossimo tornati nelle vecchie belle stagioni covid-free.

Di certo, vederli ridere e scherzare come un tempo e vederli capirsi al volo mi ha dato una gioia al cuore immensa, il problema è che comunque i loro problemi sono riaffiorati leggermente anche in questo episodio, e di certo non si può risolvere tutto in un episodio.

La richiesta che ha fatto Jackson ad April è stata alquanto improvvisa e destabilizzante per lei all’inizio, anche se poi dopo varie riflessioni e mezze discussioni fatte con lui, è giunta ad una conclusione, ed arriva una notizia.

April si è lasciata con Matthew e lo seguirà a Boston.

Qui, si aprono le menti di tutti i fan. Io me li vedo già in casa insieme, felici ed innamorati…

Non sono pronta a salutare il nostro Avery, mi è sempre piaciuto sin dall’inizio, quindi per me è veramente destabilizzante questa sua decisione, ma sono contenta se lui fa ciò che ama e per il quale è nato.

Per questa recensione della 17×14 di Grey’s Anatomy è giunta la fine e tocca aspettare due settimane per il prossimo episodio. Nel frattempo continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook!

Scorsa recensione: Grey’s Anatomy – Recensione 17×13

Miriana

Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.

5 Commenti

  • Anonimo

    Io penso che già al primo incontro si fosse capito che Robert era un uomo che era scappato da una vita che non voleva, da un cognome e da una famiglia che non aveva scelto e niente di male in tutto questo, peccato si sia lasciato dietro un figlio e questo non ha giustificazioni. Indimenticabile quello che disse a Jackson su Catherine: “Io ero nato in quel mondo, ma lei era nata per quel mondo”…E in queste parole c’è tutto sull’essere e sullo scegliere di essere un Avery perché anche se nasci in una famiglia e con un cognome non necessariamente scegli di rimanerci.
    Io credo che questa volta il confronto fosse diverso perché allora Jackson era un figlio abbandonato che si rivolgeva al genitore che lo aveva lasciato, ora è un uomo adulto che si rivolge a colui che ha portato quel cognome ed è l’unico che può capire cosa prova. Non c’erano solo una padre e un figlio, c’erano due adulti con lo stesso cognome che si mettono in discussione l’uno davanti all’altro. Una grandissima performance per Jesse Williams ed Eric Roberts.

    • Miriana Zibardi

      Concordo tantissimo per Robert e Jackson, infatti non vedevo l’ora di vedere questo confronto perchè secondo me Jackson come uomo ne aveva bisogno, e grazie a ciò ha capito davvero moltissime cose.
      Speravo solo di avere Jackson ancora per qualche episodio, invece il prossimo sarà l’ultimo! Che gran peccato, ma sono contenta per il suo personaggio!

      • Anonimo

        Assolutamente si. E suo padre si è messo in discussione, si è assunto tutte le responsabilità e forse davvero se fosse rimasto nella vita del figlio non lo avrebbe reso felice perché a mio parere un essere umano non felice e appagato non può mai essere un buon padre. Non giustifico un abbandono ma forse è stato davvero meglio così. Jackson poi nella sfortuna è stato fortunato perché ha avuto una madre che è sempre stata troppo in tutto certo, ma c’è sempre stata, anche quando gli stava col fiato sul collo, anche quando si impicciava della sua vita, ma c’era…E questo confronto poi ha lasciato davvero la porta aperta ad un’entrata di Robert nella vita di Jackson e anche in quella della nipotina.
        Penso che dopo quella di Cristina, sia l’uscita scritta meglio, più coerente con il personaggio.

        • Miriana Zibardi

          Concordo davvero molto per il fatto del padre, a volte per quanto brutto possa essere è meglio allontanarsi che rimanere nella vita di una persona per magari rovinarla.
          A me Catherine è sempre piaciuta davvero molto, però è anche vero che è sempre stata troppo, anche se l’ha sempre fatto per l’amore per Jackson. Sono contenta per lui, davvero

          • Anonimo

            Io adoro Catherine. Certo non la devo sopportare. Aha aha aha….Non a caso nella storia di Jackson c’è questo contrasto tra i genitori: un padre fantasma e completamente assente e una madre esageratamente presente. L’esagerazione è la cifra distintiva di Catherine indubbiamente. E’ anche per questo che non riesco ad immaginarla senza riversare il suo istinto materno (e anche la sua mania di controllo diciamolo) su qualcun altro.