Supernatural – Recensione 15×18, Despair
Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo della 15×18, ossia il diciottesimo episodio della quindicesima stagione, Despair, in cui abbiamo dovuto dire addio ad un personaggio. E a qualcuno all’interno della storia ha fatto certamente più male che a noi.
Abbiamo sempre pensato che le storie d’amore dovessero essere fatte da grandi dichiarazioni. Che dovessero essere chiare, precise, limpide. Che dovessero scorrere come pennellate su una tela. Che dovessero essere accompagnate perlomeno da un bacio, perché se non c’è la parte fisica, allora si possono davvero definire come tali? Perché, se almeno uno dei due non dice all’altro Sono innamorato di te, allora non vale? E se uno dei due non ricambia o magari non ha il tempo di dirlo, si può dire che sia davvero canon? Forse a volte dovremmo solo pensare che l’amore ha così tante sfaccettature da non poterlo ridurre a dei semplici dettami. Magari c’è sempre stato, ma noi non ce ne siamo mai accorti.
Vi ho fatto questo preambolo, perché in quest’episodio abbiamo dovuto dire addio ad un personaggio. Non solo noi spettatori, ma anche i protagonisti della serie ovviamente. Ecco perché credo che sia doveroso dedicargli un certo tributo, dato che è stato con noi per così tanti anni.
Adesso lasciamo da parte i fazzoletti e la playlist di Lewis Capaldi, perché dobbiamo cominciare la recensione della 15×18 di Supernatural.
La Morte sta venendo a prendervi
All’inizio ero già preoccupata di dover vedere morire Jack, ma Billie ha trovato uno stratagemma per non fargli distruggere il mondo, ossia l’ha mandato nel Vuoto e lui è esploso lì dentro. Credo che questo possa essere il motivo per cui lui ad un certo fa morire una piantina solo sfiorandola, perché quello che ha passato potrebbe avergli fatto sviluppare degli effetti collaterali di cui ancora non sappiamo nulla.
Mentre riusciamo ad avere in seguito una pausa fasulla da tutti i cattivi della serie insieme, perché Billie svanisce dopo che Dean l’ha ferita, Chuck è assente e il Vuoto sembra silenzioso, Dean finalmente si scusa con Sam per quello che è successo. Il problema è che questa calma apparente dura molto poco.
Il giorno dopo, sembra che Chuck abbia schioccato le dita proprio come Thanos in Avengers: Infinity War, perché tutta la popolazione prende a sparire. Dato che questo vale per tutti e non solo per quelli che sono stati riportati in vita (come Eileen) o che provengono dal Mondo Apocalittico (come Charlie, che io adoro), sono portata a pensare che torneranno indietro quando Dio verrà battuto. Quindi no, Sam non dovrà piangere la morte di un’altra fidanzata, per una volta.
Arriviamo quindi al punto cruciale dell’episodio. I due fratelli si abbracciano, perché sanno che potrebbero non rivedersi più, se Dean dovesse fallire nel suo piano. Non sanno, però, che a volte perdiamo proprio le persone a cui non riusciamo a dire addio. Quindi, mentre Jack e Sam rimangono insieme per gestire tutto ciò, Dean e Cas decidono di tornare al bunker per cercare di uccidere Billie.
Non l’avessero mai fatto.
I love you
Cas e Dean affrontano Billie nella sua stessa biblioteca. Non sarebbe mai potuta finire bene. E in effetti, peggio di così non sarebbe potuta andare.
I due fuggono, ma si ritrovano semplicemente in una stanza del bunker che Castiel riesce a sigillare per poco tempo, mentre cerca di curare Dean e la Morte bussa insistentemente contro il metallo. Non c’è più niente da fare, non hanno più un piano e niente sembra poterli salvare. Proprio in quel momento, però, Cas si ricorda dell’odioso patto che ha siglato con il Vuoto per salvare Jack e capisce cosa deve fare. Il Vuoto andrà a prenderlo solo nel momento in cui sarà più felice. Be’, oltre ad avere alle spalle una famiglia a cui vuole bene, Castiel ha anche qualcun altro che ama. Non credevo che sarebbe arrivato a fare un discorso del genere, ma è successo. Quella è stata un’autentica dichiarazione d’amore. Ecco perché vi ho fatto quella premessa, all’inizio. Perché anche se potrebbe essere considerata ambigua, anche se magari per qualcuno potrebbe non esserci nulla di romantico, quello è amore e l’amore può esprimersi in varie forme. Il momento felice di cui Castiel parlava era quello in cui riusciva finalmente a confessare a Dean quanto lo amasse, quanto fosse straordinario e quanto l’avesse cambiato in meglio. Se avete fatto attenzione, avete potuto sentire anche la voce autentica di Misha e non quella bassa e roca di Castiel, mentre parlava, commosso, dicendo addio al suo personaggio, mentre Dean vedeva il suo migliore amico morire e gli si spezzava il cuore.
All’inizio mi sono sentita scossa, strana. Era come se mi fosse sembrato tutto troppo strano, un sogno. Ma poi ho capito cosa mi ha dato fastidio: era una dichiarazione incompleta. Sì, perché mancava una risposta. Quella c’è sempre nelle favole. Ma Supernatural non vuole farti leggere una favola, Supernatural vuole raccontarti una storia vera. E diciamocelo, nella vita reale, ognuno di noi avrebbe reagito come Dean. Dean, che è rimasto accasciato contro il muro a piangere, senza neanche rispondere a Sam, perché troppo traumatizzato da ciò che aveva appena visto. Dal fatto che non aveva avuto nemmeno il tempo di elaborare quelle parole o di dire qualcosa, qualsiasi cosa.
Ma con l’impronta della mano insanguinata di Castiel ancora sulla spalla sinistra, oggi come allora.
Se avete pianto per la dipartita di un personaggio che ha significato tanto per voi o per il fatto che ci sia stata effettivamente dopo tanti anni questa dichiarazione d’amore, in qualunque modo vogliate vederla, non siete soli. Prendetevi il tempo di cui avete bisogno per dirgli addio e poi tornate alla vostra vita. I suoi insegnamenti saranno sempre con voi.
Ad ogni modo, alla fine di tutto questo, voglio solo dirvi una cosa che ho imparato dopo tanti anni: Supernatural ha sempre qualche asso nella manica. Non è ancora finita.
BONUS
Non potevo evitare di ricordarvi del parallelismo con la 4×01.
Non sto qui a riproporvi tutte le loro scene più importanti o i parallelismi migliori, ma questo è il mio preferito, perché mi ricorda sempre che Castiel ha sempre cercato di essere presente per Dean e di stargli vicino, anche nei momenti peggiori, come quello della 11×23.
Vi lascio con il promo del diciannovesimo episodio di questa stagione, intitolato Inherit the Earth:
Qualora vi foste persi le recensioni degli episodi precedenti, potete trovarle qui. In attesa della prossima volta, fateci sapere la vostra riguardo a questa recensione della 15×18 di Supernatural, intitolata Despair lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook.
Alla prossima!
Erica
Articoli correlati alla recensione della 15×18 di Supernatural:
- Il cast di Supernatural al PaleyFest 2020!
- Supernatural: Misha Collins parla di Castiel nella 15×18!
- Supernatural: le dichiarazioni di Misha Collins alla DarkLight Convention Online!
- Supernatural – Recensione 15×19, Inherit the Earth
- Supernatural – Recensione 15×20, Carry On