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The 100 – Recensione 7×13, “Blood Giant”

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in questo nuovo episod… No, scusatemi ho sbagliato intro, bentrovati in questa vergogna che è diventata The 100. Ci sono andata troppo leggera? Questo orrore, questo scempio, questo abominio. Blood Giant non è degno di essere chiamato episodio, bensì è la conferma che la settima stagione non doveva esistere. Sulle ali di questo “entusiasmo” possiamo iniziare a parlare di The 100 con la recensione della 7×13, siete pronti a sentirmi tuonare?

Vi dico la verità, io non ho la più remota idea di dove cominciare, parlerei subito della morte di Bellamy, ma mi rendo conto che forse è il caso di arrivarci pian piano.

CLARKE E BILL

Una volta arrivati a Sanctum, Clarke e gli altri si rendono conto che la luna è sotto il dominio di Sheidheda. Nell’arco di 5 secondi, però, i discepoli di Bill lo mettono KO, cosa che per me è stata molto deludente. Capisco il problema fondamentale dell’invisibilità, però insomma, è stato tutto un po’ troppo fiacco e, per quanto possibile, mi sarei aspettata di più.

Bill vuole la Fiamma a tutti i costi e anche con l’eclissi che fa diventare tutti dei pazzi psicotici vicina, lui voleva aspettare Clarke fuori. Bellamy è riuscito a convincerlo a mettersi al sicuro fino a quando Clarke, tornata con la Fiamma, ha somministrato a tutti l’antitossina. Meglio uccidere il suo migliore amico a mente lucida, giusto?

JOHN E RAVEN

Dall’altra parte abbiamo una delle poche gioie di questa stagione, cioè John Murphy. La sua missione di proteggere gli abitanti di Sanctum dalla follia di Sheidheda ancora non è terminata, ma il pensiero di tutti va a quanto lui sia cambiato. Prima pensava sempre e solo a se stesso e adesso mette Emori e gli abitanti di Sanctum (alcuni dei quali neanche li conosce) davanti alla sua stessa vita. Grazie John per averci dato una valida ragione per tollerare questa settima stagione.

the 100 recensione 7x13
the 100 recensione 7x13

Un’altra scena importante è stata quella tra Raven e Nikki. Finalmente abbiamo avuto il confronto finale tra le due. Devo dire di essere stata particolarmente delusa: Nikki non è certo uno stinco di santo e la sua decisione di lasciar Raven in vita e completamente illesa non me l’aspettavo. Capisco che la punizione peggiore per Raven sia il convivere con quello che ha fatto, ma da quello che ho potuto capire dal personaggio di Nikki, non mi sembrava una persona in grado di fare questo tipo di ragionamento. Di certo, comunque, il problema dell’episodio non è stato la scelta della ragazza, questo è poco ma sicuro.

Continuiamo a parlare di The 100 con la recensione della 7×13 parlando di una gioia:

INDRA

Anche Indra è un personaggio che ha reso questa stagione un po’ più tollerabile, peccato che si sia vista poco. Comunque, la sua scelta di lasciar Sheidheda morire lentamente dissanguato mi è piaciuta molto. Lui pensava davvero che Indra fosse così idiota da non ucciderlo per due minuti di alleanza e invece non lo ha ucciso solo per dargli una morte più lenta e dolorosa. TI AMO, INDRA.

BELLAMY BLAKE

Ne vogliamo parlare? Chiedo, perché io non vorrei soltanto parlarne, io sto per prendere un aereo direzione Jason Rothenberg. Qui abbiamo raggiunto un livello di orrore veramente troppo alto.

Fatemi riassumere la situazione. Bellamy Blake è letteralmente scomparso per non si sa quanti episodi. Ritorna e lo vediamo letteralmente saltare in aria, ma c’è l’anomalia quindi in realtà non è morto. Ricompare, ma ricompare Bellamy Blake? No, compare un discepolo di Bill che tradisce e lascia torturare i suoi amici. Abbiamo finito qui? Assolutamente no, perché il peggio deve ancora venire: chiunque abbia scritto questa trama, infatti, non felici del disastro che avevano fatto, perché distruggere un personaggio come Bellamy era un’impresa veramente tanto difficile, hanno ben deciso che questa volta Bellamy deve morire davvero, ma stavolta ucciso da Clarke.

the 100 recensione 7x13
the 100 recensione 7x13

Sono la persona meno Bellarke sulla faccia della Terra, ma spiegatemi come siamo arrivati a questo punto. Cioè, Clarke lo ha perdonato quando ha ammazzato tipo 300 persone con Pike e non lo capisce ora? Io capisco che di mezzo ci sia sempre Madi delle mie scatole, però uccidere Bellamy… stiamo parlando proprio di una cosa che non sta né in cielo né in Terra. Parlarne, trovare un piano alternativo, sparargli ad una gamba, le soluzioni erano varie eppure sono costretta a scrivere R.I.P Bellamy Blake.

La cosa più grave è che non ci è stato dato né un addio Becho, che anche sti ca**i, né un addio dei fratelli Blake! Non so cos’altro aggiungere, era una delle mie serie preferite e in una stagione hanno distrutto tutto.

Bene ragazzi, anche per questa recensione della 7×13 di The 100 è davvero tutto, io vi invito a passare nella nostra pagina Facebook e vi do, purtroppo, appuntamento alla prossima settimana.

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-Sara

Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!